ASSOCIAZIONE PRODUTTORI LATTE DELLA PIANURA PADANA

87^ FIERA AGRICOLA A MONTICHIARI: SIT-IN DEGLI AGRICOLTORI DI COPAGRI PER ILLUSTRARE I MOTIVI DI CRISI DEL SETTORE AGRICOLO

14.02.2015

In questi giorni si sta svolgendo l’87ma Fiera Agricola di Montichiari, la quale ha avuto una grande risonanza mediatica sui quotidiani e sulle riviste del settore. Proprio in occasione della fiera Europea della bovina da latte, con il prezzo pagato al produttore 35/36 cent. al litro, (ad un produttore di latte servono 3 litri per prendersi un caffè al bar), le maggiori autorità del mondo dell’agricoltura non si presenteranno, ma solo rappresentanze territoriali presenzieranno all’inaugurazione, autorità che nella maggior parte dei casi non conoscono in modo professionale le problematiche del settore.

Facciamo un resoconto:

 

  • Partendo proprio dal settore lattiero-caseario, principe indiscusso della fiera, è importante sottolineare la presenza di massicce importazioni di prodotti lattiero-caseari, nonché formaggi DOP prodotti con latte estero, cagliate già lavorate e, come tutti ricorderanno, le mozzarelle che diventavano blu.
  • Salumi prodotti con carni non sempre identificabili.
  • Prosciutti DOP prodotti con cosce surgelate, provenienti da Paesi Terzi.
  • Uova provenienti dalla Turchia.
  • Petti di pollo già confezionati che provengono dal Sud America.
  • La normativa sul benessere animale è rispettata da tutti i nostri allevamenti.
  • Le industrie di trasformazione importano animali vivi, sottoponendoli ad estenuanti viaggi, in condizioni che in molti casi hanno portato nel nostro Paese il sorgere di malattie/epidemie.
  • Espansione urbanistica incontrollata, con particolare riferimento a centri commerciali nonché ad autostrade e TAV, che ha sottratto suolo destinato alla produzione di cibo (8 mq al secondo). IMU sui beni strumentali.
  • Dopo più di vent’anni, il settore agricolo è stato scagionato dall’accusa di essere il principale fattore di inquinamento delle falde acquifere (Direttiva Nitrati) e chi inquinava intanto ha continuato a farlo.
  • Tutto il sistema burocratico creato, volto alla tutela del consumatore, ha invece creato un vortice per raggirare il consumatore, perché non dimentichiamo che il 60% di tutto ciò che viene denominato Made in Italy è falso, e parliamo di cibo.
  • L’insieme di tutti questi fattori hanno portato alla chiusura, ogni anno, di un’azienda su tre.
Come possiamo pensare di nutrire il pianeta se facciamo morire gli agricoltori!
Tra meno di 3 mesi inizia EXPO, l’argomento sarà NUTRIRE IL PIANETA, e sarà molto interessante capire come farà l’Italia a far credere ai milioni di visitatori che i prodotti che assaggeranno sono Made in Italy.

Questo  il commento di Alessandro Baronchelli, Presidente Provinciale di Copagri Brescia, in merito al sit-in svoltosi oggi a Montichiari presso l’87^ Fiera Agricola Zootecnica Italiana.