ASSOCIAZIONE PRODUTTORI LATTE DELLA PIANURA PADANA

QUOTE LATTE: NON CONFIGURABILE CONCORRENZA SLEALE A CARICO DEI PRODUTTORI CON PRELIEVO, RESPINTO RICORSO DI COLDIRETTI MILANO. LA COLDIRETTI CHIEDA SCUSA

13.03.2015

Non regge l’accusa di aver creato concorrenza sleale rispetto ad altri produttori italiani, il fatto di aver prodotto latte oltre la propria quota di riferimento ed avere, per tanto, maturato prelievo supplementare in un sistema come quello italiano che, a causa delle quote latte,  è costretto ad importare quasi il 50% di latte e derivati.

Lo sostiene la Copagri Lombardia sulla base delle conclusioni di una sentenza del Tribunale Ordinario di Milano, che respinge evidentemente le accuse della  Coldiretti di Milano a carico di una trentina di produttori colpiti dalle multe delle quote latte.
La sentenza molto articolata, emanata nei mesi scorsi, non lascia dubbi: il sistema italiano è fortemente condizionato dal mercato europeo, il mercato interno non è segmentabile dagli eventi esterni, e soprattutto il mercato delle Dop è aperto alle influenze dei prezzi del latte conferito alla filiera. Così è precisato in una perizia di tecnici nominati dal giudice del Tribunale di Milano, poi ribadita dalla suddetta sentenza.

Finalmente chiarito che non è mai esistita concorrenza sleale tra produttori nel nostro Paese, ci risulta grave che il contenzioso sia stato avanzato da un’organizzazione agricola che così facendo ha messo agricoltori contro agricoltori, determinando una guerra tra “poveri” che certo non giova a nessuno.
La sentenza conferma il forte atteggiamento strumentale da molti anni messo in campo da Coldiretti sulle quote latte, e si ritiene sia tempo che la stessa Coldiretti chieda quanto meno scusa ai produttori, che a causa di certe valutazioni hanno impegnato centinaia di migliaia di euro in spese legali.

Così commenta la Copagri Lombardia in relazione alla sentenza del Tribunale Ordinario di Milano dell’agosto scorso, in materia di quote latte.